• Pubblicata il
  • Autore: PIRLA FOREVER
  • Categoria: Racconti etero
VIDEOCAMERA ASSASSINA – side one - Rho (MI)  - Piacenza Trasgressiva
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VIDEOCAMERA ASSASSINA – side one - Rho (MI) - Piacenza Trasgressiva

Era seduta a tre metri di distanza da me, sulla metro. La fissavo intensamente, i miei occhi seguivano di nascosto ogni sua mossa, notando persino le sue labbra meravigliose cantare a bassa voce una canzone trasmessa in cuffia dal suo Samsung Galaxy. Quelle grandi labbra rosse e carnose che avrei desiderato assaggiare, i suoi grandi occhi marroni, i suoi lunghi capelli neri. Sospiravo, da due mesi mi sedevo vicino a lei e la spiavo. Da due mesi avrei voluto sentire il suo seno contro il mio petto.
Lei scendeva dopo tre fermate, mi leccavo le labbra per assaporare il suo profumo, la mia mente lavorava duramente fantasticando immagini di lei nuda, la mia mente la spogliava al posto mio, e mi piaceva molto quello che vedevo.
D'un tratto, rapito nel mio sogno ad occhi aperti, ho sentito i suoi occhi bruciare su di me e l'ho vista guardarmi. Ho cercato di distogliere lo sguardo, ma i suoi grandi occhi marroni mi attiravano. La metro ha fatto sosta alla sua solita fermata, lei si è alzata ed è scesa facendomi segno di seguirla. O almeno così mi è parso. L'ho seguita fuori dalla stazione sin dietro l'angolo, dove i lampioni scintillanti mettevano in evidenza la sua bellezza, le sue gambe sotto la minigonna, i tacchi alti e la camicia attillata sotto il tailleur.
L'ho seguita ancora sino ad un condominio senza ascensore, si è voltata a guardarmi e mi ha sorriso. Camminava su per le scale ancheggiando, così ho potuto vedere le mutandine nere sotto la sua gonna ed il suo sedere perfettamente sporgente.
Avevo la gola secca e deglutivo in continuazione. Arrivati al secondo piano, ho visto Mi leccai ancora una volta le labbra e la seguii al piano di sopra, lei ha lasciato la porta del suo appartamento aperta.
Sono entrato nervosamente e l'ho chiusa. Lei si è girata verso di me, con lo sguardo rivolto ai miei pantaloni e mi ha afferrato la cravatta tirandomi più vicino. Ho provato a dire qualcosa, ma ha messo un dito sulle mie labbra. Sconvolto ed eccitato, guardavo il suo dito scendere e tracciare il mio corpo, le sue labbra si sono congiunte con le mie e le lingue si sono mescolate con passione. Una passione che si riverberava nei suo occhi per farmi capire che mi voleva... lì e subito.
L'ho presa in braccio e lei mi ha indicato la direzione per la camera da letto. L'ho appoggiata con delicatezza, però poi le ho bloccato le braccia, iniziando a baciarla ovunque, esplorando il suo corpo e respirando il suo dolce profumo.

CONTINUA

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