LA VENDETTA DI SERGIO - 3^ puntata - Taranto (TA) - Piacenza Trasgressiva

LA VENDETTA DI SERGIO - 3^ puntata - Taranto (TA) - Piacenza Trasgressiva

LA VENDETTA DI SERGIO - 3^ puntata - Taranto (TA)

- Senti Melissa, io ti amo ancora ma... ma non posso dimenticare il male che m'hai fatto. Dopo tutte le tue promesse, i tuoi rifiuti, le mie attese, vederti nuda mentre ti facevi inculare da quel fetente di Rocco mi ha fatto impazzire. Mi hai chiesto di sposarti prima di concederti perchè eri vergine, di affittare un altro appartamento, di litigare coi miei genitori che non ti sopportavano... Certo che sei vergine.... ma perchè te lo fai solo e soltanto mettere in culo! Altro che santarellina! Sai fare i pompini meglio di una escort anzi meglio di una troia di strada! Io ho fatto tutto questo per te e tu... tu...... che schifo!
- Ma io.... perdonami... non buttare via tutti i nostri progetti...
- Non so, ci devo pensare... intanto PRETENDO la tua verginità, qui, ora e subito!
- Va bene, basta che mi perdoni...
Sono andato a pisciare, poi in cucina, e ho versato due bicchieri di vino, uno per me e uno per lei. Abbiamo fumato una sigaretta, sdraiati uno accanto all'altra. Per 10 minuti nessuno ha detto una parola. Ho acceso un'altra sigaretta e le ho chiesto di succhiarmi ancora il cazzo per farlo diventare duro e di aprire le gambe. Ha ubbidito senza fiatare. L'ho guardata con disprezzo quando le labbra della fessa m'hanno lasciato entrare e ho sentito una certa resistenza. Allora ho spinto con forza facendo uscire un po' di sangue, ma lei è stata zitta, mi ha afferrato i fianchi e m'ha tirato ancora più dentro.
Per due lunghi anni avevo desiderato di fotterla, e ora che stava finalmente succedendo non provavo nessuna emozione. Visto che avevo sborrato da poco, ero molto resistente e la pompavo con precisione meccanica, ma senza amore.
Melissa gemeva (o fingeva di gemere), ansimava e mi graffiava la schiena. Il suo bacino ha cominciato muoversi più velocemente contro il mio, cercando un ritmo più intenso. Sono affondato dentro di lei finché ho sentito i coglioni sbattere contro le sue labbra e bagnarsi dei succhi della fessa. Subito dopo lei ha goduto (o ha finto di godere) tremando e gridando senza vergogna.
Così l'ho tirato fuori e mi sono masturbato fino a schizzarle sulle zizze e sulla pancia. Non era certo il caso di fare un figlio con una troia del genere! Verso le 22 ci siamo salutati con baci e abbracci.
Il giorno appresso l'ho lasciata per sempre e, da allora, non la caco manco a spruzzo!

FINE

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!

Non ci sono commenti

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati